QUMRÂN: Storia di un nome

Nel 1947 un pastorello arabo gioca con le pietre ingannando il tempo in una sperduta regione del deserto di Giuda, sulle rive del Mar Morto. Il mestiere di custodire le pecore gli lasciava il tempo di cimentarsi in tanti giochi. Quella mattina ne aveva inventato uno di nuovo: il lancio dei sassi nei buchi profondi scavati nella roccia da chissà quale mano misteriosa. Un rumore lo incuriosisce... un rumore come di cocci infranti. Il suo istinto di esploratore lo spinge dentro quella grotta dove trova anfore antiche contenenti pergamene. Quelle pelli di pecora invecchiate ricche di segni misteriosi non dicono granché alla sua fantasia di bambino. Al ritorno provvede a vendere le pelli al primo rigattiere. Questo tesoro contenente testi dell'Antico Testamento e, dalle ultime ricerche, anche edizioni primitive del Vangelo di Marco, fa il giro di botteghe di antiquariato e amatori prima di venire intercettato dagli studiosi della Bibbia che considerano i papiri di Qumrân come la più grande scoperta del secolo. A cinquant'anni di distanza il nome QUMRÂN rievoca questa curiosità di esploratori che è tipica di chi naviga col computer. Sembra un gioco da bambini, magari lo è agli occhi di chi è impegnato dalla mattina alla sera nelle tante cose della parrocchia. E' però una strada nuova, una via di comunicazione e di scambio delle grandi ricchezze ed esperienze della vita pastorale. Siamo agli inizi di questo modo di comunicare tra parrocchie: tante cose non riusciranno al primo tentativo. Magari evitiamo di cercare subito l'utile per non perdere di vista la grande ricchezza nascosta in questo tipo di scambio. Buon viaggio allora in questo mondo dove i papiri sono files e i sassi sono click del mouse!

Cos'è QUMRÂN NET?

E' un sito Internet a carattere pastorale nel quale chiunque lo desidera può cercare del materiale per incontri, libretti, campi scuola, ecc... Gran parte del lavoro dei nostri gruppi viaggia su schede fotocopiate che racchiudono pratiche guide alla Bibbia, ai problemi sociali e giovanili, agli argomenti che normalmente discutiamo nei nostri gruppi. "Cosa faccio questa sera per spiegare al Consiglio Pastorale l'argomento della povertà?". Se dovessimo leggere un libro per ogni incontro da preparare non basterebbero le ore della giornata. Allora andiamo a rispolverare vecchi schemi e cose già fatte, magari un po' rassegnati a riscaldare la stessa minestra. Ma non c'è una via di mezzo che possa aiutarci a rinnovare i nostri schemi?

QUMRÂN NET ripropone il vecchio ciclostile in versione telematica: basta con la forbice e la colla per preparare sussidi. Importando i files possiamo rielaborare testi utili aggiornando continuamente il nostro patrimonio pastorale.

Ma il dialogo continua: "Com'è andato l'incontro?". "Molto bene!". "Quel bello schema servirebbe anche a me...". Costa poco inviare alla Banca Dati il file che abbiamo rielaborato e aggiornato, così altri possono godere di questo lavoro.

Vantaggi della condivisione
dei documenti in forma elettronica
sono copiabili infinite volte, a costo zero e senza perdita di qualità
arrivano a destinazione in un momento e a basso prezzo
possono contenere anche immagini, tabelle, ecc.
sono facilmente archiviabili, e se messi bene in ordine, si possono trovare in un momento
possono essere rielaborati a piacimento

Perché una banca dati di materiale pastorale?
per supportare la condivisione tra parrocchie, gruppi, ecc.
non è solo un modo per riciclare sterilmente materiale prodotto da altri: i documenti presenti sono una base di partenza per produrre cose nuove
un modo per coinvolgere i giovani nelle attività in parrocchia: un parroco che non sa usare Internet potrà chiedere a qualche ragazzo di fargli da consulente in questo settore...

La storia di Qumran.net:
come ci siamo conosciuti...

Il 25 novembre 1998 nasce Qumran Net, come fusione dei due siti "Materiale Pastorale" (di don Giovanni Benvenuto) e "Qumran Net" (di don Paolo Basso e Andrea Ros). I due siti erano online già da qualche tempo, ma quando ci siamo accorti che stavamo facendo la stessa cosa ci siamo detti "Che senso ha?!! Dobbiamo unire le forze, non disperderle!". E' curioso pensare che ci siamo conosciuti e abbiamo lavorato per quasi un anno insieme uno da Genova e gli altri da Treviso senza mai esserci incontrati di persona, ma comunicando solamente via e-mail... da lì però è nata anche una bella amicizia... potenza delle nuove tecnologie, alla faccia di chi dice che sono fredde e chiudono in sé stessi :o)

Manterremo due punti fermi: la gratuità del prelievo dei dati e la valorizzazione del lavoro dei singoli autori in quanto già sperimentato nell'attività pastorale. L'obiettivo è che questa iniziativa si allarghi sempre più e possa sostenersi a beneficio di chiunque senza gravare con abbonamenti o altri costi. Saremo grati comunque a quanti vorranno contribuire a sostenere l'iniziativa...

Andrea e don Giovanni