Chi non rinuncia a tutti i suoi beni non può essere mio discepolo
XXIII Domenica t.o. - C
Clicca per vedere e scaricare l'immagine a grandezza intera (813 × 585 pixel, dimensione del file: 96 KB)
Clicca per vedere e scaricare l'immagine a grandezza intera (813 × 585 pixel, dimensione del file: 96 KB)
Temi: rinuncia, libertà, decisione, interiorità, esteriorità
In quel tempo, 25una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: 26«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
28Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? 29Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, 30dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. 31Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. 33Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Autore: Patxi Velasco Fano (home page)