Non potete servire due padroni
VIII Domenica t.o. - A
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Vediamo Gesù in mezzo ad un campo, con una mano indica il cielo, con l'altra la natura che è nelle mani di Dio come gli uccelli sullo sfondo, poi c'è una donna che è al lavoro e sta raccogliendo l'erba dei campi. Alle spalle la scena prosegue con un padrone che comanda dei servitori che sono piegati sul lavoro. Gesù non ci dice di vivere senza l'impegno nel lavoro ma di cercare prima il regno di Dio, un po' come la donna che non si limita a raccogliere l'erba dei campi ma alza lo sguardo verso Gesù che indica il Padre e i regno dei cieli, mentre gli altri servitori sono schiavi del solo lavoro, della ricerca di sicurezze finendo per soccombere al padrone di un regno solo terreno.
Temi: provvidenza di Dio, gigli del campo, non preoccuparsi
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «24Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
25Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. 32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Autore: Marcello Cerrato (contatta l'autore, home page 1 - home page 2)